sabato 3 febbraio 2018

MATTIA LUCIANI, STUDENTE DI DRESSAGE DI BETTINA HOY.

“Sono affascinato e molto stimolato dal metodo di lavoro puntuale e preciso dell’equitazione tedesca”.
“Di Bettina Hoy mi colpisce la serietà ed il suo essere molto schematica e volitiva”
Testo e foto a cura di Giulia Iannone
"Mattia Luciani e Leopold K, un cavallo con tanto carattere, con tanta energia, con tantissimo cuore! Eccoli
con il coach di sempre Francesco Girardi, "una guida sicura e preziosa per il mio essere cavaliere" - ha detto Mattia"


Abbiamo parlato al telefono con il completista italiano che veste i colori dell’arma dei carabinieri,  Mattia Luciani, di ritorno in van dalla Germania. Ha trascorso gran parte della stagione invernale approfondendo al massimo lo studio del dressage, assieme alla amazzone tedesca Bettina Hoy, magnifica completista che non ha bisogno di presentazioni. Abbiamo chiesto a Mattia di raccontarci come è iniziata questa collaborazione tecnica, in vista ed in preparazione della stagione di completo 2018 .

Come nasce l’idea e la decisione concreta di trascorrere lunghi periodi presso la scuderia di Bettina Hoy? Dove vi siete incontrati?
“ Conoscevo ovviamente , un po’ come tutti nell’ambiente del completo, la fama ed il prestigio di Bettina Hoy, come amazzone, con il suo modo e stile di interpretare e lavorare i cavalli. Poi ho acquistato un cavallo giovane  in Germania di nome Diandro,  ed ho preso contatti con Bettina per essere seguito un po’ da lei in veste di coach. Volevo stare 10 giorni per prepararmi prima della gara a Strzegom e così farmi dare delle dritte da lei. Così è cominciata la collaborazione con Bettina Hoy! Con grande spontaneità e disponibilità da parte sua.”

La scuderia dove ti trasferisci per lavorare con Bettina, dove è ubicata?
“ A Warendorf, attaccata al loro centro equestre federale, il loro quartier generale del completo, che corrisponde ai nostri Pratoni del Vivaro, diciamo!”

Sei stato anche a lavorare un po’ al centro equestre federale di Warendorf?
“ Questa è una delle cose belle che ho visto! Usano questo centro federale, che è davvero a disposizione dei cavalieri; si può entrare liberamente e ci si muove tranquillamente   in base alle esigenze personali. E’ un po’ quello che stanno cercando di fare da noi in Italia, con il Centro Equestre  Ranieri di Campello, ex Cef.  Devo fare i complimenti a tutta l’organizzazione federale italiana ,  che ci ha rimesso a disposizione un polo funzionale fondamentale per l’equitazione. Anche in Germania, molte persone hanno notizia e conoscono i nostri Pratoni del Vivaro e mi hanno espresso entusiasmo e gioia perché ha ricominciato ad essere attivo e funzionante ad alto livello”
" Di Bettina Hoy mi colpisce la sua serietà, il suo essere amazzone e tecnico molto schematico e volitivo"
Cit. Mattia Luciani


Da quanto tempo lavori sotto la supervisione di Bettina?
“ Saranno circa 5 mesi di collaborazione  ed è già la terza volta che vengo su. Non lavoro proprio sempre con Bettina, perché ha tanti impegni come amazzone, come coach e tanto altro. Perciò in scuderia, spesso ho fatto lezione con la sua assistente che è sempre una amazzone tedesca di primissimo piano, di cui Bettina ha fiducia e grande stima, si chiama Carola Bierlein.”

Fermo restando che la tecnica equestre è una sola, puoi dirmi su quale aspetto della training session stai riflettendo di più  grazie all’opportunità di lavorare con una amazzone attualmente ancora atleta agonista, come Bettina Hoy?
“ Sembrerò banale e retorico, e la mia risposta non stupirà con effetti speciali o grandi invenzioni! Quello che mi ha stupito è il metodo dei cavalieri tedeschi: , chiaro semplice e lineare. Con tutti i cavalli – salvo le opportune varianti da applicare alle particolari esigenze di un cavallo specifico- cercano di adoperare  lo stesso schema di lavoro. Poi a seconda che il cavallo sia più o meno caldo, abbia più o meno energia da spendere, prolungano la prima fase dello schema di lavoro, ossia il warm up e stretching. La riunione massima ed il cavallo “uphill” che si desidera vedere in gara, dura al massimo 15-20 minuti, se il cavallo è advanced level. Se il cavallo è giovane ovviamente il tempo di massima riunione dura molto meno. Il vero pane quotidiano, che costituisce il lavoro a casa per la costruzione muscolare e mentale del cavallo è  stretching e distensione. "
"Bisogna trovare il modo di rilassarlo ed evitare che si contragga bloccando il corpo. Perché in questo modo in arena dressage non riesce ad esprimersi”
Cit.Mattia Luciani

Erroneamente si può cadere nel misunderstanding di abbinare metodo tedesco uguale cavallo alto. Non è così, non c’è forza e non hanno fretta di rilevarli. Lavorano i cavalli facendoli “nascere” dal basso. Partono con grande morbidezza, così che il cavallo sia libero di sciogliersi, con il cavallo ben connesso ed il posteriore che ha la possibilità di attivarsi perché ingaggiato.  Molta attenzione per le pause tra un esercizio e l’altro e poi, al passo si parte con il cavallo più rilevato, e qui inizia una parte di lavoro che sarebbe l’obiettivo di tutta la fase preparatoria, però ripeto è più breve, intensa, precisa ma non va prolungata. Ricordiamoci sempre che stiamo comunque lavorando con un cavallo da completo. Per la sua schiena l’impegno di una riunione estrema non è troppo possibile per tempi prolungati. Devo dire che con questa strategia di lavoro, ho trovato i cavalli più espressivi, felici, disponibili e collaborativi”.

Quindi questa esperienza tecnica, non si è rivolta più solo al cavallo giovane, ma hai portato anche Leopold K?
“ Alla fine ne ho portati 5: Leopold, il grigio, un altro che quest’anno farà gli 1 stella e due cavalli giovani che ho preso quest’anno. Quindi per le gare grosse ho Leopold K e basta e nel dietro le quinte ne ho un altro paio che preparo per affiancarli più avanti a Leo. “

Cosa ti ha detto Bettina di Leopold K?
“ Il mio baio di punta, ha una incollatura  molto difficile. E’ un cavallo con tanto carattere, con tanta energia. Bisogna essere anche coerenti, sappiamo tutti che non disponiamo della bacchetta magica, però con la costanza e la continuità di lavoro, si può migliorare e valorizzare il proprio cavallo arrivando a buonissimi risultati. Leopold sul salto è molto competitivo, in piano ha dei bellissimi movimenti, quando non si tende. Bisogna trovare il modo di rilassarlo ed evitare che si contragga bloccando il corpo. Perché in questo modo ,in arena dressage ,non riesce ad esprimersi”
"Non lavoro proprio sempre con Bettina, perché ha tanti impegni come amazzone, come coach e tanto altro.Spesso mi ha fatto lezione la sua assistente, Carola Bierlein".
Cit. Mattia Luciani

Ci descrivi il tuo Leopold K, che al di là di questa tendenza a contrarsi appare molto affascinante?
“ E’ un cavallo dolcissimo di 10 anni, l’ho preso da Peter Thomsen in Germania, lo stesso cavaliere da cui presi Parko. Leopold K figlio di Levistano x Annabell K,  mette in tutto quello che fa, molto cuore. Forse a volte affronta ogni impegno con troppo entusiasmo, e questo credo che accada in dressage. Sarebbe sufficiente che stesse  un po’ più tranquillo.  In campagna e salto ostacoli è uno dei migliori cavalli che abbia mai montato , ha una forza ed una tecnica incredibile. “
Bettina e Carola ti hanno corretto qualcosa del tuo assetto in sella?
“ Abbiamo lavorato tantissimo sulla mia posizione! Sugli altri cavalli sono più corretto ed allineo il mio corpo con semplicità, su Leopold ho più difficoltà, mi scompongo perché il movimento del cavallo è più complicato. Come sappiamo, è tutto collegato! Abbiamo lavorato tanto, anche usando di più gli specchi in campo, anche cercando di fare più amicizia con la sella da dressage – in Germania la usano tantissimo, anche per andare a fare una semplice passeggiata in campagna- in verità io preferisco quella da salto, ma ci starò più attento!”
"Leopold K è un cavallo  tedesco dolcissimo di 10 anni , da Levistano x Annabell K.
L'ho preso da Peter Thomsen, lo stesso cavaliere da cui acquistai Parko"
Cit. Mattia Luciani


Forse il dressage ti piace un po’ meno, e questo traspare perché sei meno coinvolto?
“ Un fondo di verità c’è, mi affascina di meno il lavoro in rettangolo, ma sono pianamente consapevole che è sbagliato! Secondo me dipende anche un po’ dal tipo di cavallo che monti: può tramutarsi in una prova molto divertente o molto difficile. Ora con Leopold è la prova che temo di più. Al tempo di Parko, non avevo tanti problemi!  Per cui non posso dire che odio il dressage. Il binomio Luciani –Leopold ha come punto debole il dressage e devo cercare di migliorare”
Dimmi, se possibile, l’ingrediente segreto, che sei riuscito a carpire da Bettina o Carola per il tuo lavoro futuro?
“ Lavorare con un buon metodo di lavoro avvalendosi di un buon tecnico da terra, che ti corregge al momento giusto e di cui ti fidi, e con il quale hai un bel feeling ed una buona interazione. So di non aver scoperto l’acqua calda, ma molti viaggi che intraprendiamo fisicamente, spesso devono avvenire  nella nostra mente e nelle nostre idee, solo così possiamo  maturare  e crescere. A noi cavalieri italiani non manca veramente niente, abbiamo molto talento e volontà, e non dobbiamo accontentarci solo di partecipare, ma dobbiamo puntare a gareggiare ai massimi livelli.   Bettina è molto impegnata, tra l’altro segue la squadra indiana di completo e gli olandesi ed in più ha le sue gare. Quindi penso che riuscirò ad incrociarla a qualche gara, ma penso di poter contare su questa assistente di nome Carola, che verrà  a darmi una mano, anche a metà febbraio in Italia, a casa,  prima dell’inizio delle gare. Resterà a Roma,  due o  tre giorni ,a farmi lezione.”
"Amo così tanto il mio lavoro e l’idea di poter crescere e  cercare soluzioni tecniche e strategie per i miei cavalli. "
Cit. Mattia Luciani

Quali sono le gare che hai in programma?
“ Ad inizio marzo vorrei andare in Portogallo, e così dovrei iniziare la stagione degli internazionali. Poi si continua con i campionati italiani o il CCI lungo a Vairano e dopo farò un po’ il punto della situazione. “
In tutta onestà e con grande umiltà, ti stai dedicando molto, per migliorare la tua performance in dressage. E per il lavoro sul salto/campagna?
“ Ho sempre lavorato con Francesco Girardi, ed è il mio tecnico di fiducia e di riferimento da sempre e di lui mi fido tantissimo, e lo reputo una guida sicura e molto preziosa per il mio essere cavaliere. Anche lui ha trovato i cavalli , al ritorno dalle diverse trasferte in Germania, molto ben messi, sia moralmente che fisicamente. Con la schiena morbida e sciolta”
Da quest’anno un’altra new entry nel completo italiano : Stefano Brecciaroli sarà tecnico seniores. Che ne pensi?
“ Una altra ottima opportunità per noi cavalieri seniores. Reputo Stefano Brecciaroli una figura di spessore tecnico altissimo, sicuramente rappresenterà un ulteriore rinforzo per la stagione di cui potrò giovarmi, e potranno farlo anche tanti altri cavalieri come me. Sono realmente contento. Gli auguro di trovare presto un nuovo cavallo di punta con il quale tornare al più presto,  anche ai vertici come cavaliere.”
"Molti viaggi che intraprendiamo fisicamente, spesso devono avvenire  nella nostra mente e nelle nostre idee, solo così possiamo  maturare  e crescere. A noi cavalieri italiani non manca veramente niente, abbiamo molto talento e volontà, e non dobbiamo accontentarci solo di partecipare, ma dobbiamo puntare a gareggiare ai massimi livelli. "
Cit. Mattia Luciani


Qualcosa da aggiungere in finale di telefonata?
“ Amo così tanto il mio lavoro e l’idea di poter crescere e  cercare soluzioni tecniche e strategie per i miei cavalli.  Devo rivolgere un forte e vivo ringraziamento all’Arma dei Carabinieri, di cui faccio parte e di cui ho l’onore e l’orgoglio di vestire i colori, perché mi dà l’opportunità di andare all’estero a fare clinics  senza limitazioni”.









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